Pubblicato in: Atletica

La corsa sul tetto del mondo

di francesca 29 maggio 2007

 

Un nepalese, Deepak Raj Rai, ha vinto la maratona più dura di tutte, la ‘Tenzing Hillary Everest Marathon-2007’. Tutte le maratone necessitano di grande allenamento e di una condizione psico-fisica ottimale, ma forse questa più delle altre. La Tenzing, infatti, si snoda per 42 chilometri sulle pendici dell’Everest, il tetto del mondo. Partendo dal campo base a 5356 metri di altitudine e scendendo fino a 3446 metri, il vincitore ha tagliato il traguardo in meno di quattro ruote. Alle sue spalle due connazionali, Dag Nima Sherpa e Milan Rai, a testimonianza dalla particolare attitudine di questo popolo per le alte quote. Alla corsa hanno partecipato 130 coraggiosi concorrenti, compreso un nutrito gruppo di stranieri. Il contingente era formato da 53 persone provenienti da 13 diversi paesi. I più numerosi sono stati gli olandesi seguiti dagli statunitensi, dai britannici, dai tedeschi e così via fino ai singoli rappresentanti di Australia, Austria, Finlandia, Repubblica Ceca e Thailandia. Gli italiani, inusualmente più accorti degli altri, erano assenti. Da segnalare la presenza di due partecipanti fuori della norma: un irlandese non vedente, Mark Pollack, e un giapponese di 66 anni, Toshio Ohmori. Il percorso della gara segue una parte dell’itinerario che portò, più di mezzo secolo fa, sir Edmund Hillary, guidato dallo sherpa Late Tenzing Norgay, a raggiungere la vetta dell’Everest.

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