Gli All Blacks fra palle ovali e barbecue

di Sabrina 21 febbraio 2011

L’estate volge al termina nella “Terra dalla lunga nuvola bianca” (Aotearoa) – un nome che fa sognare – così i Maori chiamano la Nuova Zelanda.

Mentre qui siamo ancora alle prese con un inverno inclemente che ci tortura le ossa, su quelle isole lontanissime da noi in tutti i sensi, gettate nel profondo blu dell’Oceano Pacifico, nel monto a testa in giù, qualcuno si diverte a fare il pagliaccio. Chi? Gli All Blacks. Ebbene sì, gli stessi che ci regalano  partite da cardiopalma con punteggi da incontri di basket, i primi in classifica, quelli che se sei All Blacks rimani tale per tutta la vita, quelli che del rugby  fanno uno stile di vita, si sono divertiti come qualche mese fa quando girarono un video in cui manipolano le leggi della fisica assoggettandole al loro volere. I protagonisti del divertente stacchetto sono: Israel Dagg, Cory Jane e Ma’a Nonu. Bei visi da monelli un po’ cresciuti, rilassati ed abbronzati… beh Ma’a Nonu per la verità non ha bisogno dell’abbronzatura, lui lo è già di suo. Comunque… sole, bel praticello di un’invidiabile villetta, tanto verde intorno, calzoncini e maglietta rigorosamente made in All Blacks, ciabatte.

Il primo a cimentarsi nell’ “ardita” impresa è Dagg che, con una sonora faccia da schiaffi, assicura gli spettatori che centrerà con l’ovale i tre oggetti allineati in fondo al prato. Senza un briciolo di concentrazione e senza prendere la mira effettua il primo lancio: ZAC! La palla finisce dentro il barbecue. Secondo lancio: SPLASH! Centra la piscinetta gonfiabile. Terzo ed ultimo tiro effettuato di spalle, con il tallone e senza neppure troppa veemenza, perchè – diciamolo francamente – Dagg si è un po’ stufato e sembra pure annoiato dato che non vi è assolutamente alcuna soddisfazione ad azzeccarle sempre tutte; calcetto… PUFF, la palla finisce dritta dentro il frigo portatile e, ciliegina sulla torta, si chiude anche il coperchio. Se io avessi calciato il pallone come minimo sarebbe volata via l”infradito ed allora  sarebbe diventato “giochiamo al lancio della ciabatta” (Non è detto che la prossima volta non ci provino loro). “Ecco fatto, signori. Primo tempo finito: siamo schifosamente bravi!” sembra dire Israel.

Secondo tempo: è la volta di Ma’a Nonu. La nerboruta, tatuata ala neozelandese (più che ala sembra un arrostino) fedele alla sua passione per il look estroso sfoggia ora una bella barba scura sul largo faccione bonario. Lui dovrà colpire degli oggetti posti in fila su di una banca di legno: un tiro al bersaglio stile Far West, con la differenza che i proiettili non sono letali sebbene un ovale lanciato da un Kiwi non sia una carezza. Gli oggetti allineati sono vasi di fiori alternati ad attrezzi da giardinaggio. Nonu è ancora meno concentrato di Dagg, anzi diciamo che se ne frega altamente e quasi senza guardare butta l’ovale a caso. Ma qualsiasi palla al mondo desidera ardentemente essere posseduta da un All Black ed allora quando è fra le sue mani fa di tutto per compiacerlo (l’ho sempre detto che le palle ovali sono vive), questa in particolare ha una cotta per Ma’a Nonu quindi di sua spontanea volontà centra i bersagli evitando ecologicamente i fiori. Per l’ultimo tiro la palla viene sostituita da un’anguria, beh… è ovale pure lei, maneggiata e lanciata da Nonu come se fosse di polistirolo; l’anguria va a segno spaccandosi fra le risate generali. Speriamo che non ci prendano gusto e ai mondiali sostituiscano le palle con le angurie altrimenti ne vedremo delle belle!

Pronti per il terzo tempo?

Ora è il momento del tradizionale Terzo tempo: dopo tanta fatica ci vuole uno spuntino. Adesso tocca al bel Cory Jane il quale, in fatto a cambiamento di look, se la gioca con Ma’a Nonu e non si sa mai come lo vedremo da una volta all’altra: pizzetto, barba, capelli sparati o dred biondi. Diamogliene atto, lui si esibisce nella performance più difficile: dando le spalle al suo compagno che cucina a notevole distanza, fetta di pane in mano reclama una salsiccia che POFF! acchiappa con maestria (un altro l’avrebbe presa nella nuca), poi vuole anche la salsa perbacco! STUNC! Acchiappa la bottiglietta con tempismo perfetto sempre senza voltarsi! Che abbia gli occhi anche dietro o un radar incorporato? Bene, ora possono fare merenda e se la ridono pure.

Il trucco c’è. Con lanci inverosimili scherzano sulla loro infallibilità. Si sono divertiti e ci hanno fatto divertire:  i temibili All Blacks sono sempre e comunque davvero simpatici.

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