Lo slamball conquisterà anche l'Italia?

di francesca 21 novembre 2007

Assomiglia ad un videogame per le acrobazie che mette in scena. Peccato che i giocatori non siano fatti di pixel ma di carne ed ossa. Una delle ultime novità in fatto di sport-spettacolo made in Usa è lo slamball, ormai conosciuto anche da noi dopo il passaggio televisivo di quest’estate su Italia Uno. Nato nel 2000 a Los Angeles da un’intuizione di un giocatore ventottenne, tale Mason Gordon, lo slamball ha riscosso un successo incredibile in patria riempiendo in parte il vuoto lasciato dal Wrestling, in crisi di credibilità dopo la tragica fine di Benoit. Le regole del gioco sono semplici. In un campo da basket, corredato di otto tappeti elastici, quattro per area, che servono da trampolini per schiacciare a canestro e circondato da pareti di plexiglas alti 2metri e mezzo, gli otto giocatori, quattro per squadra, si sfidano a colpi di schiacciate, acrobazie varie e spintoni. Le regole sono simili a quelle della pallacanestro con la differenza che tutte le schiacciate valgono 3 punti, mentre i lanci normali 2. Gli impatti tra i giocatori sono frequenti e contribuiscono a rendere spettacolare questo strano sport. Alla fine si ottiene una disciplina sportiva che è un mix tra basket, football americano, hockey e ginnastica. Per ora l’accoglienza italiana è stata abbastanza tiepida, forse anche a causa del periodo televisivo particolare in cui i match sono stati trasmessi e le critiche sono fioccate da ogni dove. Ma in un futuro prossimo la situazione potrebbe cambiare radicalmente, ricalcando un po’ le orme del wrestling, mai troppo apprezzato da noi e poi esploso all’improvviso con una forza devastante tanto da influenzare perfino il modo di giocare dei bambini italiani.

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