Pubblicato in: football americano

La riscossa degli arbitri passa dal football americano

di luca.fotia 22 ottobre 2008

Arbitri di tutto il mondo unitevi e appuntate questo nome: Wilbur Hackett Jr. Da mister Wilbur passa la riscossa di ciascuno di voi. Chi è costui? Come, non lo sapete? E’ un vostro collega: è un direttore di gara di football americano. Cos’ha combinato per meritarsi il titolo di “vendicatore” di tutti i fischietti della Terra?

Ha fatto quello che ognuno di voi avrebbe sempre voluto fare. Avete presente quello spot pubblicitario in cui il celeberrimo Pierluigi Collina, forse il migliore arbitro di calcio di sempre, fischiava la battuta di un corner e poi, anticipando tutti – difensori di una squadra e attaccanti dell’altra – incornava di testa e spediva la sfera nel sacco? Ecco: Wilbur Hackett Jr. l’ha fatto per davvero. Solo che, trattandosi di football americano, si è “accontentato” (si fa per dire) di entrare nel match realizzando un placcaggio.

L’imprevisto è avvenuto in una partita della lega universitaria tra Lousiana State e South Carolina – commenta il sito di Repubblica -. L’arbitro Wilbur Hackett Jr., vedendosi venire incontro il quarterback Stephen Garcia, l’ha steso con una spallata. L’azione è sembrata a tutti volontaria, ma la commissione disciplinare ha stabilito che il signor Hackett stava semplicemente proteggendosi e non prenderà alcun provvedimento“.

Dunque, stando alla smania di esportazione del modello a stelle e strisce, non ci sarebbe da meravigliarsi se domenica prossima, all’85’dell’infuocato derby della Mole in serie A, il designato arbitro di turno scivolasse in tackle e rubasse il pallone a un granata lanciato in porta sullo zero a zero.

Perché proprio un granata? Semplice: gli arbitri di football americano hanno le magliette a strisce. Rigorosamente bianche e nere.


(27 ottobre 2008)
Tante persone sarebbero contente se qualche arbitro riuscisse a prensersi la propria rivincita nelle serie minori ed evitare anche nei campi di calcio gli spettacoli indecenti ai quali siamo troppo spesso costretti ad assistere

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