Il record dei 200 metri stile libero di Federica Pellegrini a rischio a causa del costume indossato? Sembrerebbe proprio di si anche se una conferma ufficiale non è ancora arrivata. La commissione della Federazione internazionale di nuoto, incaricata di approvare i modelli di costume in uso, ha infatti bocciato il modello della Pellegrini, il Jaked 01, dell’azienda italiana di Vigevano Jaked. La Fina ha omologato in tutto 202 combinazioni su le 348 esistenti: 10 modelli sono stati bocciati, 136 dovranno essere modificati.
A rischio ci sono anche i record mondiali recentemente ottenuti di Alain Bernard e di Frédérick Bousquet, per colpa del modello X-Glide dell’Arena, escluso senza appello. Anche se la Federazione non ha chiarito cosa succederà a questi primati e la situazione quindi è ancora incerta, è chiaro che a due mesi dai Mondiali di Roma, la cosa non può essere sottovalutata. L’attribuzione dei primati da battere nella competizione iridata è in questo modo completamente nel caos. L’unica cosa certa è che i record omologati non possono essere annullati e quindi la Pellegrini non si vedrà in ogni caso togliere il risultato (1’54”82) ottenuto alle Olimpiadi di Giochi di Pechino.
Francesco Fabbrica, fondatore del marchio Jaked ed ideatore del costume-muta targato 01, si dice arrabbiato e deluso per questa incredibile decisione della Fina e dà una sua lettura della vicenda: “Abbiamo ricevuto l’omologazione il 28 giugno 2008 e non ci sono state evoluzioni. I sospetti arrivano solo perché diamo fastidio, perché siamo piccoli, appena arrivati e già abbiamo questo successo”. Fino al 19 giugno, quando è previsto un nuovo giudizio, la sorte della nostra giovane campionessa rimarrà incerta.