Pubblicato in: Calcio

Scommesse: 26 partite europee sotto inchiesta

di francesca 3 dicembre 2007

Sarebbero 15 i match europei di calcio sotto inchiesta, secondo una nota ufficiale diffusa dalla Uefa, ma nessuno di quelli riguardanti le qualificazioni agli Europei 2008. La notizia è stata diffusa nei giorni scorsi dal settimanale tedesco ‘Der Spiegel’ che avrebbe addirittura fatto salire a 26 il numero delle partite europee ‘truccate’. Secondo il giornale tedesco, la lista ufficiosa di risultati sospetti riguarderebbe dodici qualificazioni alla coppa Uefa, otto all’intertoto, tre preliminari di Uefa e una alla qualificazione ad Euro2008. Quindici disputate in questa stagione mentre le altre tra il 2005 e il 2006. Le squadre coinvolte nell’affaire sarebbero dell’Europa Orientale e Sud-Orientale: Bulgaria, Georgia, Serbia, Croazia e le nazioni balcaniche. Dietro a questi presunti incontri combinati ci sarebbe la mafia delle scommesse con sede in Asia, dove le puntate non hanno limiti ed è più facile mettere in piedi una combine di questa portata. In Europa sarebbe quasi infattibile, visto che gli scommettitori devono quasi sempre rivelare la loro identità, le scommesse sono molto spesso limitate a somme a tre cifre e alcune aziende higt-tech deputate a questo compito riescono a scoprire in pochissimo tempo bruschi movimenti sospetti di scommesse. In Asia tutte queste misure limitanti non sono previste.
L’indagine sarebbe nata – almeno secondo quanto sostiene la Federcalcio europea, da un rapporto di 96 pagine fornito dall’Interpol, l’organizzazione internazionale di polizia criminale, alla Uefa. “La Uefa – si legge nella nota diffusa nei giorni scorsi dalla federazione calcistica europea – ha introdotto, oltre un anno fa, un recente sistema di allarme per monitorare eventuali attività irregolari di scommesse e ha deciso di lavorare assieme alle appropriate autorità di polizia. A tal proposito siamo stati informati di alcune scommesse insolite sui preliminari delle competizioni europee e in un caso, un incontro valido per il secondo turno dell’Intertoto, l’ispettore ha considerato le circostanze talmente serie da portare il caso davanti la Commissione disciplinare e di controllo della Uefa. Nella riunione del 29 novembre è stato richiesto di fare ulteriori indagini prima di prendere una decisione finale”.

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