Pubblicato in: Calcio

Si chiama Toma, fa rima con Maradona

di luca.fotia 13 novembre 2008

Ha il nome di un formaggio, non è mai andato oltre la serie C, ha smesso di gicocare dieci anni fa e come allenatore tra i professionisti non sta brillando. Eppure quello di Antonio Toma da qualche giorno è tra i nomi più sportivi più cliccati di Internet. Perché? Merito di un gol celebrato dal quotidiano spagnolo Marca come il più bello della storia del calcio. Meglio perfino dello straordinario gol messo a segno da Diego Armando Maradona con l’Inghilterra nel corso del Mondiali del 1986. Una serpentina che consegnò alla leggenda el Pibe de Oro. Ma che secondo Marca e secondo tutto il Salento non è mai stata all’altezza (!) dello slalom di Toma.

Stagione 1991/92. Partita Agropoli-Matino. Non certo Inter-Juventus. Campionato di serie D. Toma raccoglie una palla sulla tre quarti. L’addomestica carezzandola e facendole fare un piccolo saltello. Supera il primo uomo con una finta, mette a sedere il secondo difensore rivale, ne beffa un terzo, si beve il portiere, rientra dribblando il quinto uomo e deposita in fondo al sacco.

Il video, in pessima risoluzione, è stato visualizzato 88669 su YouTube. Più di molti video riguardanti la finale dei Mondiali 2006 Italia-Francia.

E pensare che, nonostante questa improvvisa fama, Toma, che di celebrità godeva soltanto in Puglia quando giocava, ha sempre militato in piccole squadre come il Casarano, il Maglie, il Bisceglie, il Matino, il Nardò, l’Aradeo, il Manduria. Quasi sempre tra i dilettanti.

Che fosse un attaccante di Marca e non da discount lo sapevano i suoi tifosi, e grazie al quotidiano sportivo spagnolo ora lo sa tutto il mondo. Meglio tardi che mai.

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