Pubblicato in: Personaggi, Sport vari

Samantha la velista: "Nuda è bello"

di luca.fotia 20 novembre 2008

Al Vendée Globe, la regata più pericolosa e faticosa al mondo – 26.000 miglia di oceani senza scalo, nessuna assistenza – partecipa anche una barca che ricorda molto quella giocattolo di Barbie. Roxy, così si chiama la graziosa barca, ha gli interni rosa, frequenti cambi di vele (per lo più di colore fucsia) e, dulcis in fundo, è decorata con fiori finti, perché i dettagli contano. La navigatrice solitaria che conduce Roxy per mare è Samantha Davies, una delle due donne che partecipano alla massacrante regata in solitaria.

La trentatreenne britannica Sam, una laurea in ingegneria mai ritirata perché il giorno delle consegne era in mezzo all’Atlantico, non si lascia condizionare dagli usi e costumi dei velisti che noi siamo abituati a vedere: barbuti, stropicciati, abbrutiti (come biasimarli? non è mica una passeggiata restare mesi e mesi da soli in mezzo al mare, condurre una barca, magari per vincere, e riuscire anche ad essere in ordine). No, no, deve aver pensato la bionda Samantha: velista sì, ma anche chic. E così, in un’intervista al Daily Mail e nei video che trasmette strada facendo, la Davies racconta di non rinunciare a creme e shampoo, di stendere i calzini ad asciugare al vento e indossa impeccabili completini stirati (per la gioia dello sponsor). Ma la cosa a cui l’avventurosa signorina non sa proprio resistere è “navigare nudi, soprattutto quando si passa dalle parti dei Tropici e fa molto caldo. È molto più comodo”, dichiara la nostra. E non nega alla stampa aneddoti su quando navigava coperta solo di crema solare.

Pazienza se Sam trasmette dall’Atlantico mentre i primi hanno già superato Capo Verde. Inimmaginabile una regata di tre mesi senza il conforto della ceretta e dei fidati bigodini. Ma non lasciatevi ingannare dalle frivolezze: la Davies è ben consapevole delle difficoltà e della pericolosità del Vendée Globe.”E‘ una regata difficile, ma quando sei alla partenza pensi solo a provare a migliorare il record stabilito da Riou con questa stessa barca nel 2005: 87 giorni 10 ore, 47’ e 55″”. E a proposito dei suoi rudi avversari uomini aggiunge: ”Inutile mentire, gli uomini hanno indubbi vantaggi fisici. Sono anche più irruenti. Ma in una regata come questa, lunga almeno tre mesi, alla fine contano di più la costanza e la tenacia. E queste doti le hanno più sviluppate le donne…”.

Che Samantha Davies si riferisse anche alla costanza con cui si spalma di creme e cremine e tiene in ordine la trousse del trucco? Ma no: se Sam ha la stessa stoffa delle sue maestre Ellen MacArthur, Tracy Edwards e Shirley Robertson, grandi veliste, non deluderà certo i suoi fan britannici. Che sperano fervidamente di vederla (nuda?) alla meta.

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