La strada in salita di Vanessa Ferrari

di luca.fotia 19 novembre 2008

C’era una volta, e c’è ancora, una ginnasta piccola piccola. Il suo nome è Vanessa Ferrari. Vanessa amava la ginnastica artistica, e si gettò nella mischia della competizione quando aveva appena sette anni. Disciplina e passione la portarono a vincere competizioni e medaglie in Europa e nel mondo. Il 19 ottobre 2006, ad Aarhus (Danimarca), col suo metro e quarantatrè per trentasei chili, Vanessa è stata la prima atleta italiana in grado di vincere una medaglia d’oro ai campionati mondiali di ginnastica artistica.

Oggi, l’atleta di Orzinuovi ha diciott’anni e una tendinosi e borsite al tendine di achille del piede destro la costringono lontano dalla palestra. Sono passati mesi dalla diagnosi, ma la strada verso la completa guarigione è ancora lunga. La nuvoletta nera di pioggia staziona sulla testa di Vanessa dal 2007, quando stringendo i denti nonostante un dolore acuto al piede sinistro (che poi si sarebbe scoperto essere una microfrattura) aveva conquistato un bronzo ai Mondiali di Stoccarda. Ma anche il 2008 non prometteva sole splendente: una tendinite al tallone destro lo confermò. Agli Europei a squadre di Clermont Ferrand Vanessa non combinò nulla di buono e, se già le condizioni fisiche non erano gran che, le delusioni a catena abbatterono anche lo spirito. Alle Olimpiadi di Pechino, ancora infortunata, Vanessa non riesce a brillare come vorrebbe, come merita. Quello che lei chiama “l’obiettivo di ogni atleta” le sfugge sotto il naso.

Vanessa Ferrari oggi è sempre piccola piccola ma non pesa più trentasei chili, perché l’inattività forzata, la nostalgia delle gare e la vita normale che deve condurre adesso, casa-compiti-casa, le hanno “regalato” sette chili in più. Sette chili che affaticano ancora di più i suoi tendini malridotti.

C’era una volta una ginnasta tanto piccola quanto straordinaria. Speriamo che la Farfalla (come la chiamano i suoi fan) aggiusti al più presto le sue ali e ricominci a farsi ammirare.

Altre storie di sport sullo stesso argomento

I commenti sono chiusi.